Il diabete e dislipidemie sono problematiche sanitarie sempre più frequenti che aumentano significativamente il rischio di malattie cardiovascolari nel mondo.
Solo questo anno, 4,8 milioni di persone sono decedute a causa di questa patologia.
Se non trattata, l’iperglicemia può portare a complicanze gravi a livello cardiovascolare, oculare, renale e nervoso.
La forma più comune è il diabete di tipo 2, caratterizzato da un’insufficiente produzione di insulina o da un’insufficiente risposta cellulare all’insulina, presente nel 90-95% dei pazienti diabetici.
Le dislipidemie sono disfunzioni del metabolismo delle lipoproteine che colpiscono oltre 300 milioni di persone nel mondo e sono responsabili dello sviluppo dell’aterosclerosi e di altre patologie correlate.
L’incidenza del diabete e delle dislipidemie nella popolazione è in costante aumento, ma solo al 50% dei pazienti affetti dall’una o dall’altra patologia questi disturbi vengono diagnosticati.
Nei soggetti di età superiore a 50 anni, il diabete aumenta il rischio di sviluppare una patologia cardiovascolare nel corso della vita, più di quanto non lo aumenti ciascuno degli altri possibili fattori di rischio considerati singolarmente.
Altri fattori di rischio indipendenti per le malattie cardiovascolari sono:
Ogni anno il numero di decessi per malattia cardiovascolare è superiore a quello dei decessi per qualsiasi altra causa.
Lo screening precoce e il trattamento dei fattori di rischio per le malattie cardiovascolari sono essenziali per ridurre l’onere di questa patologia spesso mortale.
Sindrome metabolica – L’inizio di una nuova epidemia mondiale di malattie cardiovascolari?
La sindrome metabolica è un indicatore di un rischio elevato di sviluppare malattie cardiovascolari e diabete.
La maggior parte dei soggetti affetti da una malattia cardiovascolare presenta fattori di rischio multipli, molti dei quali sono interconnessi tra loro.
La presenza concomitante di più fattori di rischio aumenta considerevolmente il rischio di sviluppare una malattia cardiovascolare rispetto alla semplice somma dei singoli fattori di rischio.
Sindrome metabolica è il termine con cui si descrive la presenza di un tale gruppo di fattori di rischio e circa il 20-25% degli adulti nel mondo ne è affetto.
I soggetti con sindrome metabolica presentano un rischio triplo di infarto o ictus e un rischio doppio di mortalità per queste patologie.
Inoltre, in questi soggetti il rischio di sviluppare diabete di tipo 2 è cinque volte maggiore.
La combinazione dei test per emoglobina glicata e lipidi, insieme alla misura della pressione arteriosa e della circonferenza vita, consente di diagnosticare i pazienti affetti da sindrome metabolica.
Un’analisi medica svolta in prossimità del sito di cura ed assistenza del paziente (POCT), più comoda e immediata, aumenta la probabilità che il paziente, il medico, ed il team assistenziale riceva i risultati più rapidamente.
Ciò comporta che le decisioni diagnostiche e terapeutiche e le ulteriori analisi da effettuare siano eseguite con una maggiore immediatezza.
Poiché molti dei soggetti sottoposti a screening per sindrome metabolica sono probabilmente già affetti da diabete e/o malattie cardiovascolari senza esserne a conoscenza, è importante che vengano individuati precocemente in modo tale da poter attuare tempestivamente, intervenire tapeutico modifiche delle abitudini di vita, allo scopo di ridurre al minimo le eventuali complicanze.
Per il profilo lipidico, è stato dimostrato che grazie al POCT, aumenta la percentuale di pazienti con livelli di colesterolo totale o di trigliceridi nei limiti della norma e migliora il trattamento farmacologico e l’appropriatezza terapeutica.
È stato inoltre dimostrato che la misurazione per i lipidi migliora la gestione del rischio colesterolemico nei pazienti ad alto rischio e facilita la normalizzazione dei livelli di colesterolo LDL, colesterolo non HDL e colesterolo totale.
Un riscontro immediato sui risultati dell’emoglobina glicata (HbA1c) può migliorare il controllo glicemico dei pazienti ed aumentare la percentuale di pazienti con HbA1c nella norma.
La disponibilità tempestiva dei risultati dell’HbA1c:
Inoltre, i pazienti diabetici sottoposti a POCT sono tendenzialmente più motivati a prendersi cura della loro patologia.
La farmacia è un sito di cura ed assistenza del paziente (POCT), comodo per effettuare analisi in maniera mmediata e continuata.
Aumenta, pertanto, la probabilità che il paziente, il medico, ed il team assistenziale riceva i risultati più rapidamente.
Ciò comporta che le decisioni diagnostiche e terapeutiche e le ulteriori analisi da effettuare siano eseguite con una maggiore immediatezza.
Poiché molti dei soggetti sottoposti a screening per sindrome metabolica sono probabilmente già affetti da diabete e/o malattie cardiovascolari senza esserne a conoscenza, è importante che vengano individuati precocemente in modo tale da poter attuare tempestivamente interventi tapeutici e modifiche delle abitudini di vita, allo scopo di ridurre al minimo le eventuali complicanze.
Per il profilo lipidico, è stato dimostrato che grazie alle auto-analisi in un sito di prossimità, quale la farmacia, aumenta la percentuale di pazienti con livelli di colesterolo totale o di trigliceridi nei limiti della norma e migliora il trattamento farmacologico e l’appropriatezza terapeutica.
È stato inoltre dimostrato che la misurazione per i lipidi migliora la gestione del rischio colesterolemico nei pazienti ad alto rischio e facilita la normalizzazione dei livelli di colesterolo LDL, colesterolo non HDL e colesterolo totale.
Tramite il sistema cobas b 101 che consente di misurare con un unico test sia l’HbA1c che i lipidi.
Il sistema cobas b 101 permette di eseguire:
Il test dei lipidi comprende:
Soli 15 minuti dalla preparazione del paziente alla lettura dei risultati del test dell’HbA1c e dei lipidi.
Applicazione diretta del campione dopo una sola digitopuntura: per il prelievo del campione non sono richiesti capillari, provette o pipette.
Richiede un volume di campione minimo (2 μl per l’HbA1c, 19 μl per i lipidi) grazie ai dischi a riempimento automatico.
Alcuni studi multicentrici esterni34 eseguiti in base alle linee guida del Clinical and Laboratory Standards Institute (CLSI) hanno dimostrato che entrambi i test cobas per l’HbA1c e per i lipidi sono conformi a standard elevati di precisione e accuratezza secondo quanto previsto dal National Glycohemoglobin Standardization Program (NGSP) e dal National Cholesterol Education Program (NCEP) statunitensi.
La combinazione dei test per emoglobina glicata e lipidi, insieme alla misura della pressione arteriosa e della circonferenza vita, consente di diagnosticare i pazienti affetti da sindrome metabolica.