A cura del Dr. Dario Leonardo Dinoi
Come ogni anno, a questo punto, vengo preso da scrupoli salutistici. Purtroppo, mi conosco bene e so che non resisterei mai a seguire una dieta vera e propria. Nel tempo, ho imparato che il modo più veloce per rimettermi in sesto è, eliminare le schifezze e fare un drenaggio adeguato.
Quest’anno, ho deciso di condividere con i miei amici queste informazioni su questa famosa pratica di cui molti parlano o inizieranno a parlare nei prossimi giorni (per lo più a sproposito…), ma che pochi eseguono correttamente e ne comprendono a fondo le potenzialità terapeutiche!
Iniziamo dai sintomi, così, chi non ne ha bisogno, smette di leggere subito:
Se è così, hai bisogno urgente di un drenaggio, prima che la situazione peggiori!
Non c’è da fare terrorismo, ma solo da comprendere profondamente il meccanismo con cui il nostro organismo funziona quando viene in contatto con delle tossine.
Agendo per tempo, alla comparsa di piccoli sintomi, si possono scongiurare situazioni che se invece trascurate, possono degenerare e portare a complicazioni molto più gravi!
Tenterò di semplificare al massimo questo argomento che dovrebbe essere trattato con un registro ben diverso, ma che mi sforzerò di rendere facilmente comprensibile ai più!
Immaginiamo che il nostro organismo si imbatta in una tossina.
Supponiamo che la tossina venga dall’esterno e si tratti, ad esempio, di una tossina alimentare.
Se il sistema di difesa del nostro organismo funziona bene, può essere che la tossina lo attraversi e che venga espulsa dagli organi adatti a farlo, che, d’ora in poi, chiameremo organi emuntori o solamente EMUNTORI.
I principali emuntori del nostro organismo, cioè ripetiamo, gli organi che devono buttar fuori tutto quello che non serve o è tossico, sono fegato e reni prima di tutto, ma anche i polmoni, l’intestino e la pelle.
Può però accadere che la tossina entri in qualche modo in contatto con i tessuti del nostro organismo. In questo caso, avviene quella che si chiama INFIAMMAZIONE, cioè, il nostro organismo reagisce all’ insulto esterno ed attiva i sistemi di difesa che devono accompagnare le tossine verso gli organi emuntori. Una sorta di buttafuori, diciamo.
A volte, però, questa lotta tra buoni e cattivi, può provocare dei feriti e delle “scorie” che, se l’organismo non provvede a smaltire piuttosto in fretta, possono anche accumularsi in determinati siti.
Ora: accumula oggi, accumula domani, spesso si arriva ad una vera e propria condizione di intasamento, che è l’anticamera di quella che chiameremo malattia, così come la intendiamo noi.
Il nostro organismo, quando non ce la fa ad espellere tutto e subito, inizia a stivare le tossine un po’ qua ed un po’ là, dove trova spazio. Chiaramente ,dopo un po’ che questa situazione va avanti, noi ci accorgiamo che qualcosa non inizia più a funzionare bene.
Niente sintomi gravi, ma piano piano qualcosa in noi inizia a cambiare…
Il bello è che ognuno può accumulare a modo suo, o secondo determinati modelli reattivi.
A qualcuno verrà fuori la cellulite, altri noteranno la pelle più “grassa” e lucida, i capelli che si sporcheranno prima, qualcun altro vedrà la comparsa di verruche ed altre formazioni.
Altri si sentiranno semplicemente prima un po’ gonfi e poi piano piano, inizieranno ad ingrassare, pur non cambiano affatto stile di vita…
Alcuni scopriranno di essere magicamente diventati “allergici”!
Per non parlare di quelli la cui pelle inizierà a tirare fuori robe improponibili…
E qui mi fermo ai più superficiali.
Alcuni tra di noi, veri e propri accumulatori nati “per costituzione”, vorranno tenersi proprio tutto per sé, senza lasciar andare via proprio nulla e si faranno venire così cisti di varia natura, tumori benigni, ovaio policistico, etc…
Ecco, questi soggetti rappresentano proprio la categoria più a rischio e che dovrebbe mantenersi “drenata” tutta la vita… (quelli un po’ bassini, rotondetti, un po’ corpulenti, bianchicci e debolucci, per semplificare al massimo!)
Fino ad un certo punto, tale processo è reversibile!
E’ come quando puliamo o sostituiamo i filtri alla nostra auto. Dopo ritorna tutto a funzionare benissimo.
Se però trascuriamo di fare il tagliando, può accadere che sempre le famose tossine, non trovando più dove essere stivate, inizino ad intaccare tessuti che vengono normalmente definiti “nobili” (come molti tessuti di organi fondamentali) o, peggio ancora, inizino a passare all’interno delle cellule del nostro organismo andando a comprometterne il loro corretto funzionamento. Si potranno creare cellule impazzite che si moltiplicheranno senza alcun controllo e andranno a formare masse tumorali maligne in giro per il nostro corpo.
Ora, raccontata la favoletta, cerchiamo di dare qualche contenuto scientifico a queste righe e mettiamo le cose in ordine.
Abbiamo definito gli organi emuntori come organi capaci di liberare il nostro organismo da carichi tossinici di tipo esogeno ed endogeno.
Tossine “esogene” possono derivare dall’alimentazione (ma, per estensione, da tutto quello che introduciamo dalla bocca, per cui anche i farmaci, batteri, virus, tossine alimentari), ma anche dall’aria inspirata.
Tossine “endogene” sono quelle derivanti dalle scorie fisiologiche dell’attività metabolica, ma anche quelle che sono conseguenza di presenza di patologie più o meno importanti.
“DOVE SI ACCUMULANO LE TOSSINE?”
Riprendiamo i quattro casi indicati prima:
1 Primo caso: le tossine in un organismo efficientissimo possono essere inglobate ed espulse con le secrezioni fisiologiche. Al massimo, se il nostro organismo non ha espulso tutto subito, si può produrre un leggero accumulo a livello del letto capillare ematico e linfatico. L’organismo espelle queste tossine infiammandosi (motivo per cui si dovrebbe ridurre al minimo, o abolire del tutto, l’uso dei normali antiinfiammatori).
2 Secondo Caso: il nostro organismo inizia ad intasarsi ed allora inizia a stivare tossine nel tessuto connettivo. Qui, fino ad un certo punto, si può ancora tornare indietro. Se continuiamo ad accumulare tossine e superiamo il punto di non ritorno, rientriamo nel
3 Terzo caso: le tossine iniziano ad incanalarsi verso lo spazio intracellulare e iniziano ad intaccare i tessuti nobili;
4 Quarto caso: le tossine penetrano nelle cellule e ne danneggiano gli organelli cellulari, con tutto quello che ne consegue…
Chi, ad esempio, volesse dimagrire velocemente, deve sapere che nell’organismo umano esistono diversi tessuti che possono divenire luogo di deposito privilegiato delle tossine. Il tessuto adiposo svolge in modo preferenziale questa funzione.
E’ risaputo che, nei soggetti in cui si manifestano dei rapidi dimagrimenti, si può verificare una notevole alterazione dei valori ematologici in conseguenza della mobilitazione massiva delle tossine depositate nelle cellule adipose.
Ad esempio, numerosi farmaci usati nella psichiatria tendono a depositarsi per lo più nel già detto tessuto adiposo.
In alcuni soggetti, qualora si verifichi una cospicua perdita di peso, si possono manifestare dei sovradosaggi, proprio perché viene reimmessa in circolo la quota di farmaco che era stivata nel tessuto adiposo.
Recentemente, le osservazioni dei ricercatori hanno portato l’attenzione su di un altro importante tessuto dell’organismo che tende ad accumulare quantità enormi di tossine esogene ed endogene: la MATRICE.
Si tratta di una componente dell’organismo considerata fino a poco tempo fa una materia inerte, nella quale erano immersi i vari organi ed apparati. Al massimo gli si riconosceva una funzione generale di sostegno dell’organismo.
Oggi si sa invece che in essa avviene la comunicazione tra le cellule e l’ambiente esterno. Nella matrice si sfioccano le terminazioni nervose, qui vengono rilasciati molti ormoni, neurotrasmettitori, neuropeptidi, è qui che risiedono le cellule dell’immunità ed è qui che si sviluppa il processo infiammatorio.
Il corretto funzionamento cellulare e, conseguentemente lo stato di salute generale di un organismo, passa dall’integrità anatomica e funzionale della matrice, cioè da quanto sia pulita, incontaminata o detossificata.
L’ultima cosa da sapere è forse la più importante: il drenaggio non è uguale per tutti!!!
Abbiamo detto che ognuno di noi accumula ed immagazzina in tessuti diversi e, soprattutto, ha una via di escrezione privilegiata delle tossine.
Tramite lo studio della funzionalità epatica e renale, del profilo lipidico e glicemico del sangue, tramite un attento esame della pelle, si può capire in quale stato di intasamento ci troviamo, quale possa essere il tipo di drenaggio più adeguato e quale la via di escrezione da utilizzare o da potenziare!
Le tradizionali terapie farmacologiche che più spesso necessitano di un accurato drenaggio sono:
Un drenaggio di questo tipo, è un drenaggio intelligente, può essere effettuato in qualsiasi periodo dell’anno, non appena ti accorgi che qualcosa in te sta peggiorando (analisi sballate, pressione alta, aumento di peso ingiustificato, ritenzione idrica e cellulite, alito pesante, difficoltà di digestione …)
Puoi effettuarlo poco prima di decidere di dimagrire!
Puoi effettuarlo prima di una vaccinazione e dopo ogni terapia antibiotica per eliminare tutte le scorie prodotte!
Se assumi la “pillola”, o se assumi molti farmaci, drenati almeno due volte all’anno!
Se non fai terapie particolari, ma ti senti comunque un po’ intasato, puoi drenarti ogni volta che vuoi per rimetterti subito in forma!
I farmaci drenanti sono rimedi che in base alle proprie caratteristiche di composizione e di struttura, possono svolgere, a seconda dei casi, funzione di RIPRISTINO, REGOLARIZZAZIONE e STIMOLAZIONE dell’attività escretoria degli organi emuntori.
Le terapie di drenaggio vengono ordinariamente condotte con l’aiuto di:
1) RIMEDI FITOTERAPICI : numerosi complessi fitoterapici sono in grado di stimolare la funzione degli organi emuntori (es. : Thè verde, Betulla, Tarassaco, Orthosiphon, Carciofo, Cardo Mariano, Aloe,…)
2) RIMEDI OMEOPATICI :diversi farmaci omeopatici hanno una azione di stimolo su specifici organi emuntori, altri hanno una azione generalmente centrifuga sui carichi tossinici dell’organismo e sono in grado di promuovere una stimolazione aspecifica degli emuntori.
3) RIMEDI ORGANOTERAPICI :una modalità terapeutica che risponde ai principi dell’ ISOTERAPIA, dove si usano diluizioni dinamizzate di organi derivanti da animali che possiedono un alto grado di istocompatibilità con l’uomo (suino).
4) LA LITOTERAPIA DECHELATRICE :è una pratica terapeutica nella quale si utilizzano dei preparati a base di diluizioni dinamizzate di alcuni metalli o composti (spesso di origine naturale). Lo scopo è quello di usufruire delle capacità chelanti di alcuni specifici metalli sulle varie tossine presenti nell’organismo.
Ovviamente non esiste una sola risposta a questa domanda.
In linea di principio, una volta eliminato il “fai da te” , o l’acquisto d’impulso del nuovissimo e miracoloso prodotto drenante che promette risultati fenomenali in 7 giorni, si potrebbero utilizzare tutti, purché con cognizione di causa e sotto consiglio di un esperto vero!
Io consiglio l’approccio omeopatico, per tutta una serie di motivi…
Perché? Potrei scriverne pagine intere…
Tutti possono utilizzare i farmaci omeopatici, perché sono farmaci sicuri e senza effetti collaterali.
Possono utilizzarli i bambini anche neonati senza alcun rischio.
Possono utilizzarli ovviamente gli aduli sani e quelli con qualche acciacco…
Possono utilizzarli gli anziani che, normalmente, devono stare attenti a qualsiasi cosa assumano a causa delle terapie farmacologiche che già portano avanti (anti infiammatorie, anti coagulanti, chemioterapiche, ormonali, etc…).
I farmaci omeopatici funzionano velocemente e non producono scorie cataboliche, al contrario degli integratori, dei fitoterapici e dei dispositivi medici!
Ricordiamo che il principale limite della fitoterapia è che non tutto quello che è naturale fa bene…
Questo è un mito da sfatare!
Alcune cose possono fare bene, altre possono fare male (ricordiamo che i principali veleni provengono dal mondo vegetale ed animale…)
La fitoterapia non possono utilizzarla tutti, ha bisogno delle stesse attenzioni che si hanno per i farmaci tradizionali!
Essendo, in tali prodotti, la concentrazione di attivi anche piuttosto alta, chi non ha una discreta funzionalità epatica o renale, dovrebbe stare attento e farsi consigliare costantemente dal proprio medico o dal proprio farmacista, circa l’assunzione di questo tipo di prodotti, andando a capire se ci sia interazione con le normali terapie in atto.
Gli omeopatici oltre ad essere rimedi sicuri, agiscono in maniera selettiva e molto in profondità, andando a rimuovere le scorie ed incanalandole verso una via di uscita preferenziale (che dovrà essere scelta con cura dall’omeopata per non creare ingorghi di tossine, che potrebbero dare, all’inizio, qualche giorno di peggioramento dei sintomi…)!
Soprattutto, in alcuni casi, se non ci siamo decisi troppo tardi, i rimedi omeopatici possono ristabilire completamente la situazione iniziale di efficienza degli organi e degli apparati che al momento ci appaiono sofferenti…
Per fare un drenaggio specifico e selettivo bisogna:
Normalmente, dopo le 5 settimane di trattamento i risultati che si ottengono, a parità di abitudini alimentari e di stili di vita, sono:
Ricordo che giusto nelle prime due settimane iniziali di trattamento si può assistere ad un peggioramento del colore e dell’odore delle urine. E’ un buon sintomo, significa che le urine contengono tutte le scorie che sono state smosse dai siti di deposito!!!
Se poi qualcuno volesse ottenere risultati più “spinti” in termini di dimagrimento e miglioramento generale della sintomatologia, potrebbe ricorrere alla ALCALINIZZAZIONE METABOLICA e all’associazione di ACCELERATORI METABOLICI, sempre sotto controllo di un esperto, per non vanificare i risultati del drenaggio!
I vantaggi dei farmaci di drenaggio omeopatici sono: