In questi ultimi giorni, ho continuato a ricevere in farmacia, nonostante l’attenzione dei media si sia focalizzata sull’emergenza mal tempo, numerose richieste di chiarimento sul tema della meningite,
Dovendo dare risposte precise a molti clienti, nel fine settimana, ho sentito l’esigenza di documentarmi.
Sono partito dalle fonti ufficiali, cioè il Ministero della Salute, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA).
Ho dato poi un’occhiata ad un altro paio di siti indipendenti e a un paio di blog più allarmistici…
I pareri sono conformi , nonostante i numeri discordino molto tra loro, nell’affermare che al momento, in Italia, non vi sia una emergenza meningite.
Ho effettuato un riassunto di un rapporto diffuso dal Ministero insieme all’ISS e all’AIFA per renderlo più leggibile e più adatto alla diffusione sui social.
Lascio comunque il link per chi volesse documentarsi più approfonditamente e scaricare il report del Ministero http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_329_allegato.pdf
Spero possa esservi utile!
Dieci cose da sapere sulla meningite in Italia,
soprattutto sulla forma più aggressiva, quella di natura batterica, e sulle vaccinazioni disponibili per prevenirla.
Non c’è attualmente un’epidemia di meningite.
Nel 2015 e nel 2016 si sono verificati in Italia quasi 200 casi per anno di meningite.
L’andamento rispecchia il trend degli ultimi anni.
In generale, la letalità riguarda il 10% dei casi.
L’unica variazione epidemiologica negli ultimi due anni riguarda il focolaio di meningococco C presente in Toscana che è però circoscritto in un’area specifica nella quale la Regione ha immediatamente predisposto l’offerta gratuita della vaccinazione ad una ampia quota della popolazione.
Tra gli agenti batterici che causano la meningite il più temuto è il meningococco, lo pneumococco e l’emofilo dell’influenza.
Del meningococco esistono diversi sierogruppi, dei quali i più diffusi sono: A, B, C, Y, W135, X.
Il più aggressivo è il meningococco di sierogruppo C, che insieme al B è il più frequente in Italia e in Europa.
Esistono tre tipi di vaccino anti-meningococco:
I vaccini anti-meningococco sono vaccini raccomandati.
Sono tutti inseriti nel nuovo Calendario vaccinale LEA, incluso nel Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019, ed è previsto siano offerti gratuitamente a specifiche fasce di popolazione, che sono quelle a maggior rischio di infezione.
La scheda vaccinale in vigore prevede:
Al di fuori delle fasce di età sopracitate, il vaccino
I vaccini contro la meningite inseriti nel nuovo Calendario vaccinale LEA, sono gratuiti per specifiche fasce di popolazione, che sono quelle a maggior rischio di infezione (vedi punto 3.)
Per quanto riguarda i vaccini contro gli altri agenti batterici della meningite, la vaccinazione contro l’emofilo dell’influenza di tipo b è solitamente effettuata, gratuitamente, insieme a quella antitetanica, antidifterica, antipertosse, antipolio e antiepatite B, al 3°, 5° e 11° mese di vita del bambino, come da calendario vaccinale italiano. Non sono necessari ulteriori richiami.
La vaccinazione contro lo Pneumococco è offerta gratuitamente e il calendario nazionale prevede la somministrazione di tre dosi: al 3°, 5° e 11°mesedi vita del bambino.
Il nuovo Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale ne prevede l’offerta attiva e gratuita anche ai soggetti di 65 anni di età.
Generalmente, la durata della protezione dipende dal tipo di vaccino e dall’età in cui viene somministrato.
Riguardo ai vaccini anti-meningococcici, i dati attualmente disponibili in letteratura non consentono di stabilire la necessità di un richiamo.
In Italia, con il nuovo Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale, è stata inserita una dose di richiamo nell’adolescenza in quanto è un’età a maggior rischio (seppure sempre molto basso) rispetto al resto della popolazione.
Il richiamo di una vaccinazione permette di mantenere elevata la protezione immunitaria di un singolo individuo nei confronti di una specifica malattia infettiva e di garantire, qualora i livelli di copertura vaccinale siano elevati, anche nella popolazione generale l’instaurarsi della cosiddetta “immunità di gregge”!
Che cos’è? E’ una specie di scudo di protezione, essenziale a limitare la circolazione di un determinato microbo ed evitare, quindi, il riemergere di malattie ormai sotto controllo.
Si difendono così anche le fasce di popolazione più vulnerabili come anziani, bambini molto piccoli ancora non completamente vaccinati e soggetti a rischio.
La vaccinazione anti-meningococcica tetravalente è raccomandata agli adolescenti, in quanto rientrano tra le categorie a maggiore rischio di contagio, soprattutto per chi sia stato vaccinato contro il meningococco C da piccolo.
La vaccinazione negli adulti non è raccomandata, a meno che non siano presenti i fattori di rischio o le condizioni sopra riportate.
Chi ha dubbi è opportuno che si rivolga alla ASL o al proprio medico di base.
Alcune riflessioni di carattere generale…
Ora, senza permettermi minimamente di accomunare un l’argomento serio come quello della meningite, con una cosa banale come l’influenza stagionale o peggio il raffreddore, possiamo però, per estensione , ricordare a tutti che la cosa importante, quando parliamo di infezioni, non è il batterio in sé, quanto il terreno su cui il batterio si innesta!
Lo stesso Louis Pasteur, inventore della penicillina, in punto di morte, asserì :– Le microbe n’est rien, le terrain est tout!-
Con queste parole il grande scienziato voleva indicare che, in ogni caso, non è quasi mai colpa del povero batterio, contro il quale invece si accaniscono gran parte delle risorse e delle energie della medicina ufficiale, ma colpa del terreno spesso mal difeso, su cui il batterio si innesta e l’infezione si propaga!
Questa situazione accade, ad esempio, quando per risolvere un’ulcera gastrica, si vuole andare a caccia del povero Helicobacter Pylori e sterminarlo anziché risanare il terreno malsano nel quale il batterio prolifera…
Così come accade per la povera Candida Albicans che tutti vogliono uccidere a suon di ovuli, lavande , creme e compresse! Spesso, controllando semplicemente il pH del terreno, si potrebbe risolvere tutto molto più velocemente e in modo meno invasivo!
Immaginiamoci una trincea un po’ distrutta, presidiata da pochi soldati e male armati. Quanto tempo potrà resistere ad aggressori determinati, anche se pochi?
Ma questa è una battaglia molto difficile da combattere…
Ritorniamo intanto all’immuno-stimolazione, ricordandoci che chi è venuto in contatto o deve avventurarsi in territori a rischio deve farsi il vaccino e basta, tutti quelli che invece sono un po’ debolucci dal punto di vista immunitario possono affrontare il picco dell’influenza stagionale 2016-‘17 e l’ultima parte dell’inverno in maniera più serena, con qualche piccolo aiuto…
Tenendo presente che chi doveva vaccinarsi lo ha (o dovrebbe averlo) già fatto, presento solo due possibili aiuti : farmaci omeopatici ed integratori.
Entrambe le soluzioni valide, bisognerebbe capire quale sia poi meglio caso per caso con l’aiuto di un esperto!