a cura del Dr. Dario Leonardo Dinoi
Una volta, mentre studiavo, mi sono trovato di fronte a questa tabella:
Organi o Apparati | SINTOMI PRINCIPALI |
Sistema Nervoso | – Irritabilità– Alterazioni del Ritmo Cardiaco
– Ansia – Cefalea – Emicrania – Insonnia |
Pelle | – Aumento del Sebo– Eczemi
– Micosi – Unghie e Capelli Fragili |
Ghiandole Endocrine | – Ipertiroidismo– Diabete
– Alterazioni del Ciclo Mestruale – Sterilità – Ipercolesterolemia – Aumento degli Ac. Urici |
Apparato Locomotore | – Artrosi– Osteoporosi
– Gotta – Dolori ai Muscoli – Crampi |
Apparato Digerente | – Iperacidità Gastrica– Difficoltà di digestione
– Gastrite – Sonnolenza Post Prandiale – Calcoli alla Colecisti |
Altri | – Abbassamento delle Difese Immunitarie– Carie
– Alitosi – Parodontosi – Stitichezza – Freddolosità – Congiuntiviti – Cistiti – Candidosi |
Bene, questi sono i motivi per cui forse il 90% dei nostri clienti viene a trovarci ogni giorno in farmacia… Vuoi sapere il titolo della Tabella?
– Le Conseguenze dell’Acidosi Metabolica –
Mai sentito parlarne?
Sicuramente no. L’Acidosi Metabolica è una di quelle problematiche che normalmente vengono snobbate dal medico curante.
Quasi sempre si pensa a tamponare il sintomo, poche volte invece a risolvere il problema alla radice.
Anche se risolvere il problema, sarebbe molto più semplice ed economico.
Abbiamo sempre detto che la condizione di salute di un organismo passa attraverso il mantenimento di una serie di complessi equilibri.
In condizioni normali, il nostro organismo , se è sano e non si trova in presenza di malattie ereditarie particolarmente gravi, può agevolmente controllare la propria Temperatura, l’Ossigenazione dei tessuti, la Glicemia ed il pH.
Il pH è uno dei parametri più delicati da controllare.
Tutti i processi che avvengono all’interno del nostro organismo sono regolati dal pH; devono, cioè, avvenire ad un determinato valore di acidità o basicità, per essere effettuati alla giusta velocità e non creare rallentamenti o intasamenti di vario genere.
Fino a quando il nostro organismo possiede minerali alcalinizzanti, vitamine e sostanze antiossidanti per tamponare le piccole variazioni di pH che si possono avere quotidianamente nell’arco della nostra giornata o durante determinati periodi (ciclo mestruale, eccesso di attività sportiva, una abbuffata sensazionale …) non accade nulla. O meglio, il nostro organismo provvede velocemente a ritornare nella propria condizione di equilibrio.
Se però, la condizione degenera e non ci attiviamo per tempo per porre rimedio a questa situazione che chiameremo ACIDOSI METABOLICA LATENTE- PERSISTENTE, possiamo andare incontro allo sviluppo di malattie degenerative, autoimmuni e, peggio, neoplastiche.
Le donne vanno incontro ad una acidificazione periodica che raggiunge il picco nei giorni precedenti le mestruazioni. L’alto livello di acidi nell’organismo è responsabile dell’insieme di disturbi che va sotto il nome di Sindrome Premestruale.
Con le mestruazioni si ha l’eliminazione degli acidi e la scomparsa graduale dei sintomi premestruali. Fintanto che la donna è in età fertile assistiamo a questo ciclo fisiologico di acidificazione –neutralizzazione.
Con l’arrivo della menopausa e la conseguente mancanza della fase di neutralizzazione dell’acidità, si instaura una condizione di acidosi cronica che è responsabile delle famose vampate di calore.
Il pH del sangue viene costantemente mantenuto intorno ad un valore neutro – leggermente basico di 7,4, con oscillazioni comprese tra 7,36 e7,46. Se il pH scendesse sotto 7,10 si arriverebbe al coma.
Tentiamo di Rendere il tutto abbastanza semplice
Normalmente i normali processi cellulari portano alla formazione di scorie acide che vengono riversate dall’interno della cellula verso la matrice extra cellulare. Quest’ultima ,funzionando come una spugna, trattiene l’acidità fino alle tre del pomeriggio e poi, durante la notte, provvede ad espellere questa acidità attraverso la via renale.
Motivo per cui quando fanno le analisi delle urine il valore rilevato può aggirarsi intorno a pH 6,5!
Ricordiamo che la matrice extracellulare è quella sostanza nella quale sono immerse le cellule, che è responsabile del loro nutrimento e della pulizia dei loro prodotti di scarto, che provvede alla comunicazione tra le diverse cellule e allo scambio di sostanze col sangue dei capillari.
Normalmente si trova in una fase fluida che prende il nome di SOL. Durante il giorno, quando abbiamo l’accumulo dei metaboliti acidi, si trasforma in una fase gelatinosa (GEL). Se la condizione di acidosi non viene al più presto neutralizzata ed invece persiste per più tempo, la matrice rimane “gelificata” e di conseguenza, tutte le schifezze che la matrice contiene non riescono ad abbandonarla. Da qui inizia una fase di impregnazione ed infiammazione, che può portare a conseguenze molto gravi (vedi Report Drenaggio).
In condizioni normali, il principale sistema tampone dell’acidità è costituito dai bicarbonati presenti in tutti i liquidi organici.
Quando però l’acidità diventa eccessiva, il nostro organismo ne espelle velocemente una parte attraverso i polmoni, sotto forma di anidride carbonica, lasciando poi durante la notte ad i reni il compito di effettuare la pulizia più profonda e completa.
Quando i bicarbonati si esauriscono, il rene li recupera dai muscoli (vedi insorgenza dei crampi). Se ancora non bastassero, li va a recuperare dalle ossa. Se questa situazione continua a persistere per diverso tempo, si instaura la condizione che va sotto il nome di osteoporosi (N.B. : la riduzione del pH di solo 0,1 è sufficiente a raddoppiare la velocità di prelievo dei bicarbonati dall’osso).
Attraverso i polmoni noi espelliamo gli acidi volatili che derivano dalla digestione e dallo smaltimento dei carboidrati (quando la sera mangi la pizza e la mattina “stendi” tutti…).
Attraverso i reni gli acidi provenienti dalla digestione e dallo smaltimento delle proteine (carne).
Sono molti e coincidono in parte con quelli derivanti dall’ “intasamento” della matrice extracellulare!
Li ho trovati, e così ve li ripropongo dopo averli scremati, suddivisi per organo o per parte anatomica.
Testa e Occhi:
Bocca:
Stomaco ed Intestino
Reni e vescica
Vie Respiratorie
Pelle e annessi cutanei
Alcune cause dell’acidosi metabolica sono già state trattate; per i più ordinati o per gli amanti degli elenchi le riassumiamo così:
Le conseguenze principali di un alterato equilibrio acido-base sono quelle illustrate nella tabella all’inizio di questa trattazione, ma poiché ripetere non ha mai fatto male a nessuno, ricordiamo le principali:
Un modo per ottenere una rilevazione indicativa del pH a livello tissutale generale è quello di misurare il pH delle urine tramite una cartina al tornasole recuperata in farmacia.
Normalmente si scartano le prime urine del mattino, in cui il pH è più basso a causa dell’eliminazione del carico di acidità della giornata da parte dei reni. Sai utilizzano quindi o le seconde urine del mattino o quelle della sera prima di cena.
Sono accettabili valori compresi tra 6,5 e 7,5-8. E’ pericoloso se il pH scende sotto i 6,5.
Ovviamente, la prima cosa da fare è modificare l’alimentazione.
Bisogna aumentare la quantità di alimenti alcalinizzanti che sono sempre ricchi in Sali Minerali, Sostanze Antiossidanti e Fibre.
Bisogna ridurre drasticamente la quantità di alimenti acidificanti che sono le Proteine, gli Zuccheri, e Sostanze Acide (carne, formaggi, salumi, caffè, bibite e dolci).
Bisognerebbe avere una alimentazione:
Quelli più bravi, anticipano frutta e verdura all’inizio del pasto, perché più facilmente digeribili, facendoli seguire in ordine da: carboidrati (pasta), proteine (carne o pesce o uova) e lipidi (formaggi e dolci).
Esiste, inoltre, un valore per misurare il potere acidificante di un alimento e si chiama PRAL (Potential Renal Acid Load, che dovrebbe suonare, tradotto, come il potenziale di carica acida renale).
Il PRAL è positivo per gli alimenti che generano una riduzione del pH e negativo per quelli che ne determinano un innalzamento.
Minore è il valore del PRAL, maggiore è il potere alcalinizzante di un dato alimento.
Esistono delle tabelle dei PRAL dei diversi cibi che si possono trovare sia su internet, che ritirare direttamente in farmacia.
Inutile dire che è sicuramente utile alla causa apportare una giusta quantità di acqua.
Quando poi la sola rieducazione alimentare non è sufficiente per curare i soggetti più compromessi, bisogna ricorrere ad un integratore di Sali minerali alcalinizzanti. Tali prodotti andrebbero assunti dai 20 ai 40 minuti dopo il pasto oppure la sera prima di andare a dormire.
Molti, se non tutti. Ma soprattutto:
Andando in là con gli anni, il rischio di manifestarsi di uno scompenso acido-base aumenta sia per gli uomini che per le donne. In queste ultime il rischio è aggravato dalla condizione della menopausa. In età avanzata, il consumo di carne (ricca di acidi) e una minore disponibilità di Sali di potassio darà luogo alla produzione di acidità e ad una superiore escrezione di calcio. Inoltre i reni nel tempo, perdono parte della loro attività di tamponamento dell’acidità.
L’osteoporosi è senza dubbio una diretta conseguenza dello stato di acidosi. Ricordiamo il meccanismo di compensazione che porta il nostro organismo a prelevare bicarbonati dall’osso una volta terminata la disponibilità di quelli presenti nel liquido extracellulare e in altri distretti.
L’attività fisica, quando non particolarmente intensa, contribuisce a diminuire l’acidificazione dei tessuti.
Infatti durante l’esercizio fisico parte dell’acqua extracellulare si sposta verso i muscoli che stanno lavorando, portandosi dietro bicarbonati ed altri sistemi tampone che contrastano l’acidificazione derivata dalla produzione di acido lattico. Quando l’attività fisica finisce, l’acqua ritorna velocemente nella propria sede e può permanere un residuo di acido lattico non tamponato che provoca quella fastidiosa sintomatologia che gli sportivi del fine settimana conoscono anche fin troppo bene.
Molti enzimi digestivi funzionano a valori di pH ben determinati: le Amilasi, gli enzimi deputati alla degradazione dei carboidrati funzionano in ambiente neutro, le Lipasi, gli enzimi che sciolgono i grassi, in ambiente basico. Se il pH non è giusto, puoi fare tutte le diete che vuoi, puoi sforzarti quanto vuoi, ma non dimagrisci…
L’acidosi metabolica cronica può essere tra le cause principali dell’epidemia di disturbi digestivi che affliggono 6 persone su 10. Fegato e Pancreas sono infatti due ghiandole alcaline, che contengono grandi quantità di bicarbonato, presente sia nella bile che nei succhi pancreatici. Gli enzimi digestivi pancreatici per svolgere il loro lavoro in maniera ottimale, devono lavorare in ambiente basico. Una delle principali cause di indigestione è infatti la riduzione del pH del succo pancreatico. L’acidificazione della bile può causare invece la precipitazione di acidi biliari portando allo sviluppo di calcoli.
Una attività fisica moderata favorisce l’eliminazione di scorie acide sotto forma di anidride carbonica. Particolarmente consigliata un’ora di camminata a passo lento dopo cena.
Teniamo presente che il pH può influenzare il corretto assorbimento e funzionamento di molti farmaci. Spesso un pH sbagliato può essere causa di scarso funzionamento di una terapia farmacologica.
Per qualsiasi altra informazione in merito all’argomento o per ottenere le tabelle dei PRAL dei cibi o i moduli per la misurazione dal pH urinario, potete scrivere all’indirizzo email posta@farmaciaspiritosanto.it o passare a ritirarli in farmacia.
Per maggiori informazioni puoi consultare il libro Claudio Mazza – “I sei pilastri della salute”– Nuova Ipsa Editore o il sito internet www.acidosimetabolica.it dai quali sono state tratte molte delle informazioni contenute in questo report.