E’ arrivata da qualche giorno la notifica dei nuovi ceppi utilizzati per i vaccini antinfluenzali della prossima stagione , insieme alla disposizione che revoca i vaccini della scorsa stagione.
Solita storia ogni anno.
Raccontata così sembra una cosa semplice, ma in realtà così semplice non è.
Molti sono impauriti dall’alto numero di vaccinazioni imposte dal ministero e le informazioni sono spesso poco chiare o uno deve andarsele a cercare chissà dove (c’è, ovviamente, tutto un problema di affidabilità delle fonti di informazione).
Premettiamo che ci sono delle fasce di popolazione più deboli a cui la vaccinazione è fortemente consigliata (l’influenza, se non trattata adeguatamente, può determinare complicanze anche gravi, soprattutto nei bambini più piccoli, nelle persone anziane o nei pazienti indeboliti da altre malattie.
Per questo l’influenza non deve essere assolutamente trascurata per evitare l’insorgere di possibili complicazioni).
Premettiamo che il vaccino Virale non comporta quasi mai grosse controindicazioni o effetti collaterali e che il vaccino antinfluenzale non interferisce con la risposta immune ad altri vaccini inattivati o vivi attenuati.
I vaccini antinfluenzali contengono solo virus inattivati o parti di questi, pertanto non possono essere responsabili di infezioni da virus influenzali, cioè: non puoi beccarti l’influenza perchè ti sei fatto il vaccino!
Le persone vaccinate dovrebbero essere informate sul fatto che, particolarmente nella stagione fredda, infezioni respiratorie e sindromi con sintomatologie simili a quelle dell’influenza possono essere provocate da molteplici altri agenti batterici e virali, nei cui confronti il vaccino antinfluenzale non può avere alcuna efficacia protettiva.
Gli effetti collaterali comuni dopo somministrazione di vaccino antinfluenzale consistono in:
reazioni locali: dolore, eritema, gonfiore nel sito di iniezione;
reazioni sistemiche: malessere generale, febbre, dolori muscolari, con esordio da 6 a 12 ore dalla somministrazione della vaccinazione e della durata di 1 o 2 giorni.
Normalmente, anche a causa specificità dell’argomento, si è portati a fare un po’ di confusione tra le diverse armi che la medicina ci mette a disposizione per non cadere vittime delle intemperie invernali.
Dovremo dunque dividere tra:
Facendo velocemente una descrizione di quello che fanno queste diverse classi di immunostimolanti e dei pro e contro di ciascuna classe possiamo dire che:
Inoltre gli immunostimolanti omeopatici, se assunti per tempo, possono stroncare sul nascere la sintomatologia dell’influenza.
In buona sostanza, sono da tenere pronti a casa e da assumere anche come una forma di emergenza quando torni a casa con i brividi o qualcuno dei tuoi figli torna a casa col nasino che cola. In questo caso si tratta della prima scelta terapeutica, perché evita il peggiorare della sintomatologia e magari riduce il famoso rischio di dover assumere dopo un paio di giorni l’antibiotico se al virus dell’influenza o del raffreddore si sommano infezioni batteriche.
Le prime due classi di farmaci, essendo soggetti a prescrizione medica, devono essere assunti o somministrati sotto controllo del medico curante che valuterà caso per caso il rapporto rischio/beneficio, le altre due possono essere assunte direttamente o sotto il consiglio del farmacista.
Niente vieta, qualora se ne intravedesse il bisogno, sulla base degli episodi della stagione precedente di poter utilizzar più rimedi contemporaneamente
Chiaramente esistono una serie di dubbi che tutti abbiamo:
Se ti andasse di approfondire questo argomento, puoi leggere un vero e proprio report sull’influenza che ho scritto un paio d’anni fa, ma che resta sempre attuale, oppure puoi passare dalla Farmacia Spirito Santo a Manduria e farci tutte le domande che vuoi su questo argomento.
P.S. Potrai inoltre approfittare delle PROMOZIONI che abbiamo preparato per Te per affrontare al meglio l’Inverno!